La bicicletta nasce in Francia nel 1791, anno in cui Mède de Sivrac progetta e costruisce il suo “celerifero“.[2] Nel 1817, un quarto di secolo più tardi, Karl Drais inventò la sua Laufmachine (in tedesco, macchina da corsa) che fu chiamata dalla stampa “draisina“. Nel 1861Ernest Michaux montò su una draisina i primi pedali fissandoli al perno della ruota anteriore.[3] Il termine bicicletta nacque in Francia verso la fine degli anni 1860 e rimpiazzò il termine velocipede dal modello della High Bicycle in poi. Il biciclo[4] fu molto in voga fino agli anni ottanta del XIX secolo. Il sistema della trasmissione del moto generato dai pedali fu oggetto di grandi studi fino a quando, prima della fine del secolo, il problema della trasmissione del moto è risolto collegando i pedali ad una ruota dentata connessa ad una catena; questa soluzione tecnica consente di ridurre la dimensione della ruota anteriore.[3] Nel 1884 John K. Starley realizzò a Coventry la prima Safety Bicycle (“bicicletta di sicurezza“) denominata “Rover” e destinata a ottenere un enorme successo commerciale: antesignana delle moderne bici, aveva ruote di dimensioni uguali e trasmissione a catena sulla ruota posteriore.[5] In seguito ci furono altri progressi tecnologici. Nel 1888Dunlop montò su un triciclo il primo pneumatico a camera d’aria.[3] Nei primi anni del novecento ci fu lo sviluppo delle prime competizioni sportive come il Tour de France (1903) e nel 1909 il primo Giro d’Italia.[3]

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